Si avvicina il 28 novembre, data-evento della cena benefica firmata Euro-Toques con lo scopo di raccogliere i fondi necessari alla ristrutturazione dell’oratorio San Luigi a Lecco. Attorno a questa iniziativa, però, non sono mancate polemiche per il costo minimo: 120 euro. È bene dire fin da subito che nel frattempo i posti sono esauriti già da tre giorni, e la lista di attesa conta circa 50 persone.
Le polemiche si sono fatte sentire soprattutto in rete, con alcuni commenti sulla pagina di Don Davide: “Bella iniziativa, peccato che non sia alla portata di tutti” oppure “Io faccio parte del gruppo Pezzenti della Parrocchia, buona cena alla crème di Lecco” e così via, in una lunga ed accesa discussione.
Forniamo un quadro generale: la cena è un momento di beneficenza, solidarietà, un’occasione per fare del bene; i cuochi chiamati a raccolta per questo evento sono il presidente Enrico Derflingher, già stella Michelin all’Hotel Eden di Roma, Gianni Tarabini, stella Michelin de La Preséf e consigliere dell’associazione, Fabio Silva, anch’egli consigliere e chef del Derby Grill di Monza; e ancora, Filippo Sinisgalli, segretario regionale Euro-Toques e chef de Il Palato Italiano; Marco Valli, socio e chef del The Pitz St Moritz; infine Cristian Benvenuto de La Filanda di Macherio (Mb) e Giorgio Sanchez, socio ET. Infine il dessert è stato affidato al Maestro pasticcere Gianluca Fusto.
Da un lato abbiamo un’iniziativa pensata e realizzata per il bene della comunità; dall’altro abbiamo un notevole numero di chef, di livello, che mettono a disposizione il loro tempo e la loro abilità in cucina; dall’altro ancora materie prime di qualità, la maggior parte del territorio. Tutto questo per un menu di altissimo livello.
Nonostaste ciò, ci sono state critiche sulla quota di partecipazione fissata a 120 euro: «Ma è opportuno sapere che una cena del genere in un ristorante costerebbe il doppio». La riflessione di Derflingher non fa una piega. Un menu degustazione in un buon ristorante, includendo i vini, può tranquillamente aggirarsi intorno a questa cifra: qui di chef però se ne hanno otto, tutti di alto livello, impegnati a valorizzare materie prime del posto e di qualità.
E come se non bastasse, il prezzo della cena è da vedersi per quello che è: la possibilità di fare del bene e contribuire al restauro di un oratorio, un luogo aperto, che accoglie la comunità.
Tanto di cappello, quindi, a Euro-Toques, che ancora una volta dimostra di impegnarsi per iniziative anche locali, che si muove nei vari territori italiani per dare una mano attraverso la cucina. «Come associazione ci abbiamo messo del nostro, ma lo facciamo volentieri, per una causa in cui crediamo. Non dimentichiamo che lo scopo è raccogliere fondi per l’oratorio».
Come detto all’inizio, i posti per la cena sono già esauriti e anche la lista di attesa già abbonda e continua ad aumentare. Per questo Enrico Derflingher ha già “messo sul tavolo” la possibilità di un’altra cena, più avanti.
È bene poi placare chi ancora avesse dubbi con quanto detto dal parroco: «È solo una delle iniziative per raccogliere fondi per sistemare il nuovo oratorio. L’oratorio è un servizio che la Chiesa, con l’aiuto di tutti, vuole continuare ad offrire, come fa da secoli, alla città. L’oratorio e la Parrocchia offrono gratis i propri servizi educativi, alla fede e alla vita. Gratis inoltre, solo per fare un esempio, diamo da mangiare ogni giorno a decine di poveri o consegnamo pacchi viveri alle famiglie. Per sostenere il nuovo oratorio accettiamo ogni offerta, anche da pochi centesimi. Se volete partecipare a un pranzo o a una cena di beneficenza, ce ne sono anche di altro tipo. Chi voleva qualche domenica fa, ad esempio, con 5 euro poteva cenare con noi».
Nel caso del 28 novembre ringraziamo tutti gli chef e i volontari presenti, che non solo lavoreranno gratis, ma di tasca loro e con la collaborazione di altri, reperiranno le materie prime. Se volete sarò felice di conoscerci di persona e di bere una spuma nera con voi».