Ciccio Sultano dà il via al nuovo Ristorante Giano all’interno del W Rome

Il progetto annunciato prende il via ufficialmente. A renderlo realtà sarà Nicola Zamperetti, cuoco che collabora ormai da molti anni con il bistellato siciliano. Nel menu le molte tradizioni gastronomiche dell’isola

Con un comunicato sul proprio sito internet, Ciccio Sultano (socio Euro-Toques Italia) dà il via alla sua avventura al W Rome: «Parte oggi il mio nuovo progetto, il Ristorante Giano, ispirato al concetto di cucina educata, somma di molte tradizioni siciliane, aristocratica, popolare, borghese e domestica. Una cucina contemporanea per un albergo dedicato alla gioia di vivere, di stare bene, in un luogo avvolto nella musica». Il progetto gastronomico è affidato a Nicola Zamperetti, cuoco che collabora ormai da molti anni con il bistellato siciliano.

Al Ristorante Giano una proposta dal sapore siciliano

Come già raccontato da Italia a Tavola, il Ristorante Giano del W Rome deriva il suo nome dall’enigmatico dio romano che guarda al passato e al futuro allo stesso tempo e con esso condivide i concetti che ispirano la filosofia di dell’hotel: l’unione tra il passato, il presente e il futuro. Gli ospiti potranno apprezzare il senso della cucina tradizionale italiana in stile familiare con una proposta di all-day dining, che prevede piatti da condividere in compagnia. Ogni piatto di pasta sarà fresco e fatto a mano con semola di grano italiano, un filo di olio siciliano e un pizzico di sale, la triade firma dello stile inconfondibile di Ciccio. Il piatto da non perdere sono gli Spaghetti Taratata con bottarga di tonno rosso, salsa di limone e carpaccio di cernia.

Spazio alla cucina di Ciccio Sultano anche nel Giardino Clandestino, cortile e cuore pulsante di W Rome. Luogo ideale dove ritrovare gli amici o farne di nuovi e riunire la famiglia intorno a un piatto di specialità da condividere, godendosi magari un’esibizione di musica dal vivo il Giardino Clandestino è il luogo perfetto per concedersi un aperitivo con i piatti tipici dello street food siciliano, come le classiche panelle – frittelle di ceci, lo sfincione – la tradizionale pizza in stile focaccia e gli appetitosi arancini.

Progetto nuovo per dimenticare la mancata terza stella Michelin

Insomma, progetti ideali per non pensare più alla mancata terza stella Michelin. Nella selezione italiana della Guida, presentata in Franciacorta lo scorso 23 novembre, infatti, nonostante le grandi speranze la Sicilia non è riuscita a entrare nel pantheon dei tre stellati. Due i candidati: Pino Cuttaia e lo stesso Ciccio Sultano. Il cuoco del Duomo di Ragusa in una intervista al Corriere della Sera non aveva nascosto le sue ambizioni: «Mi do più o meno tre anni per raggiungere la terza stella. Poi, se ancora nel 2025 le tre stelle non dovessero arrivare, dovremo prendere delle decisioni anche di natura economica, perché tutto l’investimento fatto non sarebbe più economicamente sostenibile». Affermazione programmatica che, si spera, possa coincidere con la ripresa di una certa normalità dopo le secche del Covid. A quel punto, aspettare, avrebbe tutto un senso diverso. Anche se, come confermato dallo stesso cuoco al Duomo «stiamo alzando il tiro già da un po’ e già ci comportiamo come un tristellato».

 

Ristorante Giano
Via Liguria 28 – 00187 Roma
Tel. 06 42016253

www.gianorestaurant.com

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