Coronavirus, soffre la ristorazione
Canzian: «Dobbiamo restare uniti»

Come stabilito dalla Regione Lombardia, i locali sono chiusi dalle 18.00 a mattina, salvo i ristoranti, che pur tenendo aperto… rimangono deserti. La paura del coronavirus ha portato a questo. E a pagarne le conseguenze sono le attività, specialmente quelle milanesi, abituate ad un via vai di gente molto diverso.

A parlarne è proprio Daniel Canzian, chef Euro-Toques, che si è aperto con Italia a Tavola circa questa gravosa situazione: «Il sorriso c’è, perché non può mancare, ma mi sembra ci sia un duro colpo che Milano, Lombardia, Veneto e altre regioni stanno subendo. Dobbiamo metterci in testa di dover ormai convivere con questa difficoltà, che ci vede tutti dalla stessa parte».

Canzian è consapevole, la situazione non è facile: «Parlo a nome di cuoco, penso di poter parlare a nome di tutti i miei colleghi cuochi e ristoratori. Sicuramente vivremo un momento difficile, si sta parlando di situazioni sempre più complesse nelle prossime settimane, nei mesi a venire».

Dal suo punto di vista, la soluzione più giusta ed imminente è restare uniti: «Abbiamo una problematica da risolvere tutti assieme, e penso che possa servire a tutti per fare un po’ di unione e cercare di portare a casa così il miglior risultato possibile. Non sarà facile, si sta parlando di saloni annullati, restrizioni sempre più drastiche… Però penso che questo sia il momento per tutti di essere più vicini e darci una mano».

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