Griglie più ristrette per puntare alla qualità degli associati, il ruolo fondamentale dei delegati, le quote rosa iscritte e i progetti, da quelli riusciti dell’anno passato a quelli in programma per l’anno corrente. Tutti questi temi sono stati al centro dell’assemblea nazionale di Euro-Toques, svoltasi in occasione dell’11ª edizione del Premio Italia a Tavola alla Tenuta di Artimino, in provincia di Prato. Tra gli 80 e i 100 soci hanno preso parte alla tre giorni.
Non certo argomenti da poco, quelli trattati di fronte agli associati che han preso parte all’assemblea, tutti sollevati dal presidente Enrico Derflingher insieme al consiglio direttivo, costituito dal vice presidente Maurizio Urso, il segretario generale Filippo Sinisgalli, i consiglieri Gianni Tarabini e Fabio Silva e il sindaco revisore Paolo Schiavo.
Prima di tutto il resoconto del bilancio 2018: possono dirsi soddisfatti gli associati presenti e non, essendo questo decisamente positivo, frutto di un’attività che si è dimostrata nel complesso ricca di novità ben assestate, di spessore e d’intraprendenza.
Fondamentale il tema degli eventi – nodo cruciale, coinvolgendo in prima persona tutti gli iscritti. Solo nel 2018 sono stati infatti oltre 50 gli eventi organizzati dall’associazione. Dalle iniziative fruttuose svoltesi durante l’anno trascorso a quelle che verranno quindi riprese nei prossimi mesi fino alle novità proposte non solo dal direttivo, ma anche dai soci presenti, perché tutti in Euro-Toques hanno diritto di dire la loro. Tra gli eventi inevitabile l’aver messo al centro il primo congresso siciliano: Giovanni Porretto e Giuseppe Triolo, rispettivamente delegato e coordinatore della Regione Sicilia per l’associazione, coinvolgendo un numero sempre maggiore di colleghi, hanno dimostrato di saper dare consistenza e linfa vitale alle iniziative della propria delegazione, un esempio da seguire per tutte le altre regioni.
A proposito del dire la propria, si è andati a rimarcare l’efficacia dimostrata durante l’anno dal ruolo del delegato regionale. Una figura che da una parte assolve una funzione mediatrice tra associati e direttivo, portando sia iniziative sia esigenze di tutti all’attenzione e del presidente e degli altri associati, oltre 300 ormai in tutta Italia. Anche a proposito di questo netto aumento di iscritti rispetto agli anni passati, il delegato regionale ha un suo scopo: fare da filtro tra gli chef desiderosi di entrare a far parte dell’associazione e il consiglio direttivo, a cui spetta il compito di selezionarli. Ogni cuoco infatti all’interno dell’associazione deve rispettare i valori che contraddistinguono Euro-Toques: dal rispetto delle tradizioni alla scelta di materie prime di qualità fino alla sostenibilità e all’anti-spreco. Valori questi che rappresentano l’associazione fin dalla sua fondazione, valori voluti tra i primi proprio dal Maestro Gualtiero Marchesi.
L’obiettivo, quindi, per il 2019 è tutelare gli associati già iscritti e guardare avanti, aumentare le proprie fila con cuochi meritevoli, perché ciò che conta davvero è essere garanti di alta qualità, di alta cucina. Sempre in quest’ottica si è trattato di due temi fondamentali: le quote rosa, un numero ancora non consistente, ma – a giudicare dagli iscritti dell’ultimo anno – in crescita; i giovani, i quali da una parte vedono nell’associazione una guida per una cucina di qualità e di valori, e dall’altra sono visti come vera risorsa della squadra e futuro della Cucina italiana. Non per altro agli under 35 è stata affidata la cena di gala dell’associazione, coordinata da Fabio Silva.
«Siamo soddisfatti. Fare il punto sui risultati ottenuti – ha commentato Enrico Derflingher – sul numero dei soci in costante crescita, sugli eventi che ci aspettano quest’anno e che ci vedono uniti, una squadra, ci aiutano a capire che Euro-Toques è solo all’inizio di una scalata che possa rendere quest’associazione davvero un punto di riferimento per il mondo della cucina».