A Polesine Parmense, a pochi chilometri da Parma, così come in molti luoghi che conservano e diffondono la tradizione dell’arte culinaria dei territori sulle rive del Po, quella del maiale è una vera e propria cultura. Per comprenderla a fondo è necessaria un’immersione totale nei rituali che compongono la lavorazione e la preparazione, secondo procedimenti antichi che godono delle innovazioni ma mantengono il loro carattere sacrale. Solo vivendo davvero a contatto con chi ogni giorno alleva e conosce i suini è possibile apprendere, prima ancora delle tecniche, il senso e il significato di un’attività radicata e inscindibilmente legata al territorio.
L’Hosteria del Maiale dell’Antica Corte Pallavicina – nelle cui storiche cantine, le più antiche del mondo attive, viene stagionato il Culatello di Zibello, a cui è dedicato anche un autentico museo – è uno dei punti nevralgici di questa storia. E per sei giorni, dal 18 al 23 febbraio 2019, il laboratorio enogastronomico dei fratelli Luciano e Massimo Spigaroli (quest’ultimo socio Euro-Toques Italia) diventa il teatro di “Pig Full Immersion”, un viaggio nel mondo della salumeria nel luogo in cui la razza Nera Parmigiana viene allevata con i cereali coltivati sul posto, tra bovini di razza bianca, anatre e faraone, vigneti di uva fortana, pioppi, frutta e verdure di stagione.
Con l’obiettivo di favorire una visione olistica e integrata per una maggiore consapevolezza di gestione del prodotto, il corso si rivolge a professionisti e curiosi e intende approfondire alcuni aspetti relativi alla lavorazione del maiale senza trascurare l’importanza della conoscenza di molte altre variabili, tra cui la storia dell’agricoltura, con un focus particolare sulla zootecnica suina, le diverse razze suine e il comportamento delle loro carni una volta macellate, la produzione dei salumi, la loro conservazione e le tecniche di servizio.
Le attività della settimana – che costituiscono il programma di un corso volto all’ottenimento di uno specifico diploma – prevedono la visita completa all’azienda agricola dell’Antica Corte Pallavicina, la lavorazione delle carni di maiale (sezionamento e salatura), la preparazione di salami, cotechini, ciccioli, cicciolata e mariole, la legatura dei culatelli, delle coppe, dei preti, delle spalle, dei lombi, dei fiocchetti e delle pancette e un corso di cucina dal tema. Il gran galà del maiale con consegna del diploma presso l’Hosteria del Maiale è il festoso preludio alla vera e propria chiusura del 23 febbraio con colazione e fine dei servizi.
Il costo del corso è di 2.200 euro a persona (2.400 euro in camera singola) comprensivo di pernottamento e colazione per 5 notti, cene, visite, pranzi e pranzi leggeri.